
Sud & Nord: Passaggio di fase
“Passaggio di fase” è il titolo scelto per la seconda edizione di “Sud & Nord“, progetto nato con l’ambizioso paradigma “Villa Nitti accorcia le distanze”, che dal 24 al 26 giugno riunirà nella casa ai bordi del Tirreno meridionale, a Maratea, che fu di Francesco Saverio Nitti, sessanta prestigiosi rappresentanti delle istituzioni, della politica, del sistema di impresa, delle università e della ricerca e del mondo dei media, alle prese quest’anno con la sequenza delle crisi che riguardano, nel loro intreccio, la metafora del “rischio globale” e quindi, inevitabilmente, anche la metafora del confronto critico con le vie d’uscita.
“Passaggio di fase” – è detto nella prima parole del position paper dell’evento promosso da Fondazione Nitti e Fondazione Merita, che hanno insieme avviato il progetto nel 2021 – significa per prima cosa credere nell’idea che “passi dalla ripresa italiana e dallo sviluppo del Mezzogiorno la strada affinché la UE possa giocare un ruolo attivo nella costruzione di un nuovo ordine internazionale dopo la crisi della pandemia e la frattura della guerra”.
Questa è la concentrazione dello sguardo dei quattordici panel in cui si articola la tre giorni di Acquafredda di Maratea, con la partecipazione del commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni e di sei membri del governo italiano (Enzo Amendola, Patrizio Bianchi, Mara Carfagna, Luigi Di Maio, Mariastella Gelmini, Enrico Giovannini, Bruno Tabacci), con esponenti di primo piano delle rappresentanze di impresa e del sindacato (Antonio D’Amato, Vito Grassi, Maurizio Landini, Francesca Mariotti) e i due sindaci più significativi del confronto “sud-nord” (Gaetano Manfredi e Beppe Sala).
Oltre al presidente della regione ospitante, la Basilicata, Vito Bardi, tre squadre di importanti nomi delle imprese pubbliche e private (con ruolo quest’anno di partner della Cassa Depositi e Prestiti, presente con l’ad Dario Scannnapieco), del sistema universitario, di associazioni e fondazioni (tra cui Anna Finocchiaro e Patrizia Nitti) e di rilevanti organi di informazione (tra gli altri Ferruccio de Bortoli, Enzo D’Errico, Monica Maggioni, Giorgio Santilli, Nando Santonastaso).
La prima giornata sarà dedicata a valutare l’evoluzione della crisi, la seconda a discutere dei cantieri della progettazione economica anti-crisi, la terza ad esaminare gli aspetti politici e culturali di un piano di ricomposizioni.
Il programma completo è consultabile cliccando su questo link: Programma Sud & Nord – Passaggio di fase – 2022
Presentando le linee del position paper e del programma Claudio De Vincenti, presidente onorario della Fondazione Merita ha contestualizzato nell’immediato ambito di rischio determinato dalla guerra uno dei contesti della discussione:
“La guerra apre una fase di disequilibrio. Dall’invasione russa dell’Ucraina sono derivati non solo tragici costi umani ma anche rilevanti implicazioni economiche, con onde che si propagano all’Europa e via via al mondo intero. La guerra porta con sé una nuova rottura in alcune fondamentali filiere produttive internazionali, con l’impennata dei prezzi dell’energia, le strozzature nelle forniture di importanti materie prime industriali e agricole, il blocco nelle esportazioni ucraine e russe di generi alimentari di base, a cominciare dal grano. Tutto ciò comporta rischi immediati e rischi di prospettiva.
Stefano Rolando, presidente della Fondazione “Francesco Saverio Nitti” ha motivato il ruolo del meeting come suscitatore di una fase più qualificata del dibattito pubblico in Italia e nel quadro euromediterraneo
“La “rappresentazione” di questo crocevia – insidioso ma anche ad alto potenziale; con promesse scientifico-tecnologiche, ma anche ad alto rischio – appare spesso con modalità inadeguate di analisi. Il succedersi delle situazioni di crisi ha totalizzato ogni volta l’informazione. Ha quindi marginalizzato notizie e commenti che debbono necessariamente mantenere la “prima pagina”. Niente si sospende nel corso delle cose. Il nostro tema resta quello di “accorciare le distanze” e il nostro programma punta a consolidare analisi e proposte. Ma soprattutto a non demordere con l’approccio critico a questo ambiguo e emblematico grumo della contemporaneità: crescere all’altezza delle sfide o involvere tra vecchie e nuove dipendenze”.
Nel position paper un ruolo centrale di analisi e di discussione riguarda i tre livelli delle ricadute immaginate dalla complessa costruzione del piano anticrisi (PNRR): Next Generation EU, Next Generation Italia, Next Generation Mezzogiorno, su cui in particolare è atteso il confronto tra economisti e decisori politico-istituzionali.